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Documenti
Contro la guerra in Iraq, senza
se e senza ma
appello a Cittadini e Istituzioni
ferraresi del Forum permanente per la Pace
Le adesioni sono a quota
.
Aderisci on line compilando il modulo qui sotto.
Scarica il modulo in
formato pdf per raccogliere le firme a casa, fra i tuoi amici,
nella tua associazione od in ufficio (da portare ai banchetti
o faxare allo 0532.769268).
Scarica il volantino in
formato pdf da stampare e divulgare.
La minaccia di una guerra preventiva contro l’Iraq
è una minaccia al futuro della convivenza civile sul nostro
pianeta fondata sul diritto internazionale. Guerra preventiva
è guerra di aggressione. Mai come oggi è necessario
adoperarsi in tutte le sedi per garantire una soluzione pacifica
della crisi internazionale, come disposto dalla Carta delle Nazioni
Unite e dall’articolo 11 della Costituzione Italiana. Crediamo
che il nostro paese non debba in alcun modo partecipare all’eventuale
intervento armato astenendosi dal fornire lo spazio aereo, i propri
mezzi, i propri uomini e le basi Nato presenti sul territorio
nazionale.
Non riteniamo che la guerra, comunque sia definita,
sia lo strumento per costruire la pace. Dalla Seconda Guerra Mondiale
i conflitti hanno visto crescere in maniera esponenziale il numero
delle vittime civili, colpevoli soltanto di vivere in paesi dominati
da dittatori sanguinari sponsorizzati, a seconda delle opportunità,
dalle potenze mondiali. E’ inoltre innegabile, e il caso
dell’Iraq lo dimostra platealmente, che interesse primario
di chi fa la guerra non è certo difendere i diritti umani,
ma avere accesso alle risorse petrolifere e quindi garantire la
sopravvivenza di un sistema economico che basa la propria ricchezza
sulla povertà dell’85% della popolazione mondiale.
Pensiamo esista un legame molto stretto tra i mezzi
che scegliamo di utilizzare e il fine che intendiamo raggiungere.
Se seminiamo semi di pace crescerà la pace, se seminiamo
semi di guerra crescerà la guerra. Per questo crediamo
siano altre le strade da seguire per ottenere la pace ed un mondo
più giusto: la possibilità per la Corte Penale Internazionale
di lavorare in modo efficace superando i veti di diversi paesi,
tra cui Stati Uniti e Cina; la democratizzazione delle Nazioni
Unite e di tutte le istituzioni internazionali; l’affermazione
di un ruolo nuovo e diverso dell’Unione Europea nella gestione
pacifica della situazione internazionale. E’ il momento
di ricominciare a ragionare sulla necessità di disarmo
globale.
Da ormai dodici anni inoltre le Nazioni Unite,
nell'indifferenza generale dei governi occidentali, sottopongono
il popolo iracheno ad un embargo che, senza dimostrare alcuna
efficacia politica, ha causato la morte di oltre un milione di
persone e portato allo sbando un’intera società,
già sconvolta da una crudele dittatura. Da dodici anni
il nostro Paese è complice di sanzioni che tradiscono i
fini della Carta delle Nazioni Unite e i principi fondamentali
del nostro ordinamento, che sono state condannate ripetutamente
dalla Commissione sui diritti umani delle Nazioni Unite e contro
cui, paradossalmente, si è pronunciato lo stesso Parlamento
italiano. Una guerra contro l’Iraq, da chiunque venga legittimata,
rappresenterebbe una tragedia per il popolo iracheno, il Medio
Oriente e, per le sue conseguenze sugli equilibri internazionali,
per il mondo intero. L’Italia non può rendersi responsabile
di tutto ciò.
Per questo facciamo appello alle Cittadine
e ai Cittadini di Ferrara affinché:
-
dimostrino la propria contrarietà
alla guerra contro l’Iraq esponendo le bandiere della
pace alle finestre ed ai balconi;
-
partecipino alle mobilitazioni
contro la guerra in Iraq e alla manifestazione europea del 15
febbraio a Roma;
-
attuino forme di disobbedienza
civile al conflitto armato;
-
esprimano in ogni occasione pubblica
e privata la propria scelta di pace.
Per questo facciamo appello alle Istituzioni
ferraresi affinché:
-
espongano in tutte le sedi la
bandiera della pace;
-
approvino documenti contrari
alla guerra e alla partecipazione italiana al conflitto in Iraq
e che richiedano ancora una volta la fine dell’embargo;
-
impegnino i propri rappresentanti
a riportare personalmente la voce di pace della comunità
ferrarese al Parlamento Italiano, al Governo e al Presidente
della Repubblica;
-
aderiscano e partecipino ufficialmente
alla manifestazione europea contro la guerra del 15 febbraio.
Appello promosso dal Forum permanente
per la Pace
Gruppo di Affinità per l’Azione Diretta Nonviolenta,
CGIL Ferrara, Attac Ferrara, associazioni di Rete Lilliput Ferrara
(Pax Christi, Banca Etica, Nexus CGIL, Movimento Nonviolento, Legambiente,
WWF, Emmaus, Mag6, Circi, Cedoc, Cies Ferrara, Comitato Ferrara
per la Pace, ass. Cittadini del mondo, Opera Nomadi, Amici della
bicicletta, Federconsumatori Ferrara, Rinascita Cristiana, ass.
Studi per la Pace, Centro Famiglie Affidatarie, ass. “Il Pane
e le Rose”), Forum Droghe Ferrara, Kollettivo studenti Ariosto,
Arci Ferrara, Chango, Generazione Ecologista, Macondo, UDI, Oltre|confine,
Verdi, PRC, PdCI, Sinistra Giovanile.
Hanno aderito:
Associazioni e Organizzazioni
Singoli
Per aderire compila il form
oppure scrivi a:
controlaguerra@forum.ferrara.it
- Scarica il modulo in
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o faxare allo 0532.769268).
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